Risplende il sole sulla seconda giornata de “Il Mercatino degli Angeli”

Risplende il sole sulla seconda giornata de “Il Mercatino degli Angeli”

di Federico Pollono

 

Il buonumore aleggia frizzante questa mattina, domenica 19 novembre, nei momenti che precedono l’apertura della seconda giornata del Mercatino degli Angeli.

Lo si percepisce in ogni dove, dalle casette in fase di allestimento al via vai degli espositori che si apprestano ad appore gli ultimi tocchi al proprio spazio. Ma è soprattutto negli occhi sorridenti dei volontari dell’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo che si riflette l’anticipazione per la giornata che, rischiarata da un cielo in cui di nuvole non si vede neanche una traccia, inizia nel migliore dei modi.

Seguendo il flusso di visitatori, che non tradano certo ad arrivare, la prima tappa non può che essere la novità assoluta di questa ventunesima edizione: la pista di pattinaggio.

Aperta di domenica dalle 10:00 alle 19:30, con un ora di pausa tra le 12:30 e le 13:30, si tratta di una vera e propria oasi ghiacciata dove la magia del Natale si fonde con il classico intrattenimento invernale e regala ai suoi avventori una perfetta atmosfera di gioco e divertimento sotto le sue luci scintillanti.

La pista di pattinaggio resterà aperta anche al di fuori delle giornate di Mercatino: dal lunedì al sabato con orario 14:30-19:00.

È arrivato il momento di perdersi tra i gazebo e le casette che compongono il Mercatino vero e proprio, curiosando tra la variegata selezione di prodotti fornite dagli espositori.

Chiara, che espone al Mercatino degli Angeli dal 2020, è la prima a catturare la nostra attenzione con il suo stand a tema Harry Potter (può esserci qualcosa di più cozy?) dove si possono acquistare sia gadget a tema realizzati a mano, come poster, cuscini, libri incantati e scope volanti, che oggetti da collezione originali.

Seguendo una scia di incenso profumato ci siamo ritrovati davanti allo stand di Maurizio, di ritorno quest’anno e ospite del Mercatino dal 2012, e alle sue mini-stufette portaincenso realizzate in ceramica, rigorosamente a mano. Non potevano certo mancare le belle tazze e ciotole, anch’esse in ceramica, realizzate da sua moglie a coronamento del piccolo spazio espositivo.

Ci dirigiamo dunque verso l’anfiteatro (non mancando di fare visita a Fabio e al gazebo sotto cui espone le sue creazioni realizzate con materiali di recupero, soprattutto vecchi vinili e parti di jeans vintage) dove ci attendono Ivan e i Turbolenti, associazione sordevolese di amatori di auto d’epoca che oggi si sono occupati di organizzare il raduno statico a cui ci troviamo di fronte.

Le auto in esposizione sono principalmente degli anni ’60 e’70, ma non mancano certo le eccezioni: è sicuramente il caso della Balilla Coppa d’Oro di Sebastiano, membro del club Amici della 500 di Biella e amico di Ivan da sempre, datata 1933. La macchina da corsa rossa fiammeggiante è veramente un reperto di un’epoca lontana ma, ci informa Sebastiano, rimane facile e maneggevole alla guida, basta tenerle le redini corte!

Ultima tappa in anfiteatro è la casetta dell’azienda agricola locale Mirthillo, nata in valle Elvo tra Graglia e Vagliumina, gestita da Michela che ci offre un assaggio delle loro squisite confetture ricavate dai frutti del mirtilleto, di antiche piante di mele e fichi e di una coltivazione ancora poco conosciuta in Italia: la Aronia Melanocarpa.

Mirthillo, parte del circuito Slow Food Travel, costruisce la propria identità intorno all’idea che il luogo in cui vivono le piante e le persone che se ne prendono cura, con passione e rispetto, sia fondamentale per ottenere un prodotto finale di qualità; è per questo motivo che l’azienda è stata recentemente rinominata “Mirthillo, Io Vivo qui”.

A conclusione della nostra visita ci siamo recati presso il Palazzo Comunale di Sordevolo, nel centro del piccolo borgo, per visitare la mostra collettiva di pittura a tema “Arte sotto l’albero” con opere di Paola Braghin, Elisa Guetta, Gianni Poma e Cristina Scalabrino, inaugurata nella giornata odierna.

È la prima volta che i quattro artisti, amici di infanzia e di pennello, espongono insieme in una collettiva tutta loro.

Ci facciamo coinvolgere dall’entusiasmo di Gianni mentre ci racconta delle sue opere, principalmente estemporanee raffiguranti scorci di paesaggi del biellese e vercellese, rese particolarmente vivide dalla sua capacità di utilizzare in armonia le tecniche tra di loro più lontane. Lo scopo dei suoi lavori, ci spiega, è quello di emulare con la pittura ad olio effetti tipici dell’acquerello tramite la diluzione del colore. Per illustrare nello specifico la sua tecnica ci mostra il quadro che più recentemente gli è valso un primo premio: una veduta della casa natale di Don Bosco tratta da una fotografia d’epoca.

La mostra resterà visitabile fino al 10 di dicembre, giornata conclusiva del Mercatino degli Angeli, e noi avremo cura di portarvi a conoscere, nei prossimi numeri, le tre talentuose artiste che compongono il resto di questo quartetto espositivo.

 

 

 

Condividi sui Social!